Sviluppo delle competenze manageriali
L’intervento formativo centrato sul manager ha lo scopo di promuovere uno sviluppo a cascata all’interno dell’azienda, facendo in modo che i collaboratori vengano coinvolti dall’alto nel processo di cambiamento.
Inoltre il manager, diventando promotore del cambiamento all’interno dell’azienda, garantisce la continuità nel tempo e quindi il consolidamento dei risultati raggiunti.
Il seguente grafico sintetizza le competenze chiave della figura manageriale, identificate attraverso un processo di ricerca costituito da focus group, interviste semistrutturate, confronto con standard lavorativi europei. E’ disponibile un test di nostra ideazione, CM-10, per la valutazione delle competenze manageriali a 360°. Puoi richiedere informazioni specifiche sul test scrivendo a :
PIANIFICAZIONE STRATEGICA e DECISION MAKING:
un manager deve saper tradurre una vision in un piano strategico per attualizzarla; deve saper analizzare le situazioni che si presentano e prendere decisioni. Deve poi saper presentare progetti e piani operativi e deve possedere un metodo per implementarli e controllarli. Quando questo è fatto in modo approssimativo, si creano dei buchi operativi con a volte dei costi aziendali e delle perdite di opportunità; spesso si creano tensioni nel team e tra i reparti.
GESTIONE DELLE PRIORITÀ E DELLE URGENZE:
in ogni contesto lavorativo piovono addosso continuamente richieste, da parte di colleghi e di clienti, di compiti da svolgere o informazioni da dare ‘subito’. Il problema principale di questo settore è che alla fine della giornata alcune delle priorità non sono state svolte. Saper identificare le strategie per gestire bene il proprio tempo è fondamentale per poter mantenere la rotta.
TEAM MANAGEMENT e VISIONE SISTEMICA:
perché un manager sia produttivo, è necessario che anche il suo team sia produttivo. A volte però i comportamenti delle persone non si spiegano in modo lineare ma solo avendo un visione ‘sistemica’. All’interno di un sistema di persone i singoli ricoprono ruoli e stabiliscono alleanze ora scoperte, ora nascoste. Il Nuovo Manager deve saper riconoscere le linee di forza su cui agire per modificare in modo funzionale gli equilibri del gruppo di lavoro.
INTELLIGENZA EMOTIVA COMUNICATIVA: LA COMPRENSIONE DEGLI ALTRI
una recente ricerca ha rilevato che la maggior parte delle disfunzioni aziendali sono caratterizzate da difetti di comunicazione interna. Un Nuovo Manager per poter essere efficace nella comunicazione ed evitare i fraintendimenti, deve saper comprendere gli altri, i loro pensieri e i loro stati d’animo e deve saper comunicare la propria capacità di ascolto. Queste competenze sono fondamentali per la creazione di un clima di benessere lavorativo.
DELEGA e PRECISIONE DELLA COMUNICAZIONE:
generalmente non è sufficiente dire ad un collaboratore cosa deve fare, perché questo venga fatto correttamente. Ciò che accade di frequente ai nuovi manager è di tornare a svolgere le attività di base in quanto lo fanno meglio e in meno tempo dei nuovi collaboratori. Il processo di delega è essenziale perché il manager possa evitare di perdersi nell’operatività e possa mantenere una visione d’insieme. Più in generale, l’accuratezza con cui si veicolano le informazioni permette di evitare malintesi e di velocizzare i processi.
MOTIVAZIONE E PERSUASIONE:
A volte il Nuovo Manager si trova di fronte ad un gruppo di persone demotivate, che impiegano buona parte del loro tempo a lamentarsi di ciò che non va anziché prendere responsabilmente un ruolo attivo e risolutivo. Sia nei confronti dei propri collaboratori che di interlocutori esterni è importante che il manager si sappia relazionare in modo convincente, che sappia trasferire passione ed entusiasmo per i progetti e per le azioni da compiere.
NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEL CONFLITTO:
all’interno del gruppo possono essere presenti o possono insorgere conflitti, gelosie, recriminazioni o piccole vendette personali che sporcano il clima nel quale si lavora. Il compito del manager è di trasferire una cultura della negoziazione, stimolando le persone a trovare soluzioni vincenti per entrambe le parti. Oltre ad un certo punto di complessità sono necessarie tecniche specifiche di gestione.
LA GESTIONE DELLE RIUNIONI E IL PUBLIC SPEAKING:
spesso i collaboratori partecipano con noia alle riunioni sapendo (più o meno) quando cominciano e non sapendo quando finiscono. A un manager è richiesto di saper dare un senso al tempo investito nella riunione, di saper condurre il gruppo a prendere decisioni e a mettere in agenda delle azioni; tutto questo entro il tempo prestabilito. Competenze di public speaking rendono l’incontro coinvolgente e permettono una corretta gestione della partecipazione.
EMPOWERMENT:
saper riconoscere le potenzialità dei propri collaboratori e permettere loro di svilupparle in un preciso piano di crescita professionale è una competenza fondamentale per chi desidera puntare ad un obiettivo assieme al proprio team. Il Nuovo Manager deve saper rinforzare positivamente i successi, offrire feedback costruttivi e guidare i collaboratori nella ricerca di soluzioni personali. In altre parole egli è il “coach” della propria squadra.
PERSONAL LEARNING:
La società dell’informazione in cui viviamo ci costringe ad elevare costantemente le nostre conoscenze per poter essere competitivi. D’altro canto l’eccesso di informazioni rischia di creare disinformazione, se non gestito. La capacità di leggere velocemente, di acquisire le informazioni in modo efficace per poterle richiamare nel momento opportuno - che sia una riunione di lavoro, una presentazione commerciale o l’esecuzione di un compito complesso – è una competenza trasversale che consente in qualsiasi ambito di applicazione di aumentare l’efficienza e l’efficacia.
INTELLIGENZA EMOTIVA PERSONALE:
le pressioni, la necessità di raggiungere risultati, magari in un contesto di crisi, può portare stress e atteggiamenti mentali poco produttivi. In Europa è stato stimato che lo stress ha un’incidenza media del 15% sulla produttività delle aziende. E’ proprio la capacità di saper gestire queste tensioni e difficoltà e di sapersi auto-motivare, che permette a un manager di portare il proprio team oltre la crisi.
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